Ieri, in occasione del ! maggio, festa di lavoratori/lavoratrici, la libreria è rimasta chiusa.
Il sabato in negozio di solito coppie e famiglie si alternano durante la giornata. La mattina per lo più di fretta, in cerca del regalo dell'ultimo momento prima del pranzo con amici o parenti. Il pomeriggio con più calma, di solito anche con i bambini. La giornata scorre fra capricci disperati, genitori indecisi, coppie che si tengono per mano occupando il corridoio e grandi dilemmi che mi si propongono inaspettatamente. Come qualche mese fa, quando un sabato mattina è entrata una famiglia mista: papà tedesco, mamma spagnola, due figli.
In generale i nostri piccoli lettori/lettrici tedeschi sono più autonomi nella scelta dei libri rispetto agli spagnoli. Non c'è nessun tipo di statistica ufficiale al riguardo, solo la mia esperienza personale. Sfogliano i libri in solitudine, consultano i genitori e infine portano personalmente in cassa quello/i che acquisteranno. Un fenomeno curioso e, tuttavia, difficile da motivare.
Mentre ero al pc, comunque, vengo interrotta:
- Questo libro fa paura?
Alzo lo sguardo, il più grande mi stava porgendo una copia di
Die Dunkelheit der Drachen, un fantasy il cui protagonista, un bambino pifferaio, cerca di liberare il mondo dal Pifferaio di Hamelin che fa sparire draghi e bambini.
Resto un attimo in silenzio. I libri sono classificabili in mille modi diversi: età, genere, edizione etc. Ma la verità è che ogni lettore/lettrice ha tempi, idee e gusti diversi.
Cosa intende un/a bambino/a per pauroso, divertente, avventuroso, facile, noioso, complesso, leggero? In definitiva, un mistero che è compito mio risolvere.
- Dipende. Cosa diresti che fa paura?
Lui ci riflette, nel frattempo andiamo insieme verso lo scaffale da cui aveva preso il libro.
- Per esempio, Harry Potter l'ho trovato molto spaventoso.
Cerco di sondare un altro po' il terreno e scopro che non si riferisce agli ultimi libri, più grotteschi e drammatici, ma proprio al primo. Do uno sguardo alla sezione "6 - 9 anni", corrispondente alla sua età, ma ha già letto tutti quelli che gli propongo e anche qualcuno dei raccomandati a partire dai 10 anni. Dunque "6-9 anni" troppo facili, "10-12 anni" troppo difficili. Succede spesso e ormai ho capito che non ha niente a che vedere con la nostra, o qualsiasi altra, classificazione.
Siamo stati una buona mezz'ora a consultare alternative.
Alla fine, ha deciso di optare comunque per la sua prima scelta.
- Facciamo così: inizialo e vedi come va. Se ti sembra spaventoso puoi sempre tornare qui e ne scegliamo un altro.
Un accordo che permette a lui di andare via soddisfatto e a me di sentirmi in pace con me stessa.
È importante che un libraio/una libraia abbia letto tutti i libri che vende?
Sarebbe bellissimo, ma è quasi impossibile, anche in una libreria specializzata in cui la selezione è assai ridotta rispetto a una generalista. Soprattutto con bambini/e, la chiave sta allora nel riuscire a capire cosa cercano: localizzare la zona di comfort e cercare, magari, di ampliarne un po' i confini, aiutarli/e a scoprire qualcosa di nuovo.
Che non si spenga la scintilla della curiosità, men che meno entrando in una libreria!
[Comunque, ad oggi, il libro non è stato cambiato.]